Home » Purtroppo questo è un addio: contratto ridotto in coriandoli | Il bianconero si allontana dal calcio

Purtroppo questo è un addio: contratto ridotto in coriandoli | Il bianconero si allontana dal calcio

Udinese esultanza
Il terzo addio del 2025 è un bianconero – ansa – IlRomanista.it

Il terzo che si allontana dal calcio nel 2025 è un bianconero. Contratto risolto, è addio: segue la fine di Kjaer e di un idolo laziale.

Non c’è due senza tre. Il terzo indizio di un 2025 iniziato sotto il segno degli addii dal calcio è a forti tinte bianconere. Soltanto qualche settimana aveva appeso gli scarpini al chiodo Simon Kjaer, con un post strappa lacrime che aveva fatto il giro del mondo.

Tante cose hanno influenzato il futuro – ha scritto il danese in uno stralcio del post diventato virale – la famiglia, la Nazionale e il Milan, il club dei sogni. Avrei potuto facilmente fare un’altra tappa dopo Milano. Ma non ne ho bisogno. Non mi pento di nulla“.

Fu il Palermo che lo scoprì, portandolo in Italia appena maggiorenne. Roma, Atalanta e Milan, con cui ha giocato le ultime 4 stagioni e mezza della sua carriera dove ha sventolato il suo primo e unico tricolore. Wolfsburg, Lille, Fenerbahce e Siviglia le sue esperienza fuori dall’Italia.

Il 2025 è stato anche l’addio di Mauro Zarate al calcio, altro posto da una valanga di commenti. “Quanto è difficile scrivere queste righe – si legge sui suoi account – si conclude una tappa, nel mio caso la tappa più bella della mia vita, da quando sono nato ho sempre vissuto e respirato calcio“. A 37 anni Zarate ha detto stop, con quasi 150 partite e 32 gol in Serie A. La Lazio lo aveva prelevato addirittura col Qatar. In questi due casi sono state delle scelte ponderate, ma c’è chi è stato praticamente costretto a dire addio al calcio.

Destino ingrato

Se tornassi a giocare un giorno non ho dubbi che sarà con questa maglia bianconero, per questo club e per questa gente che mi hanno sempre aiutato. Abbiamo trovato un accordo per finire il contratto ma la relazione e il supporto rimangono speciali”.

Con queste parole a Sky Gerard Deulofeu annuncia di fatto la fine di una carriera dove un destino ingrato ha influito in maniera decisiva, negando al calcio stesso il piacere di vedere un talento come pochi.

Gerard Deulofeu
Gerard Deulofeu con la maglia dell’Udinese – lapresse – IlRomanista.it

Una battaglia persa

Quella contro l’ultimo infortunio, che ormai dura da due anni, è stata una battaglia persa. “Una cosa che va quasi al di là della biologia” ammette amaramente il 31enne catalano, primatista di presenze e di reti con la maglia della Spagna Under 21.

Di trofei giovanili ne ha a bizzeffe ma quel destino cinico e baro gli ha impedito di restare a Barcelona, più in generale di calcare i palcoscenici più importanti del calcio internazionali, alzando qualsiasi trofeo. A Udine Gerard Deulofeu resta un idolo, a tal punto che il club friulano lo ha aspettato finché potuto, prima di arrendersi all’evidenza e a quell’infortunio misterioso. “Da sempre abbiamo un rapporto incredibile con l’Udinese – chiosa Deulofeu – ha tanto valore per me”.