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“Benvenuto nel mondo Roma”: accoglienza da brividi per l’ultimo arrivato | Mai visto niente del genere

Non era mai successo nulla del genere
Accoglienza da brividi per l’ultimo arrivato – IlRomanista.it (Foto LaPresse)

Roma, accoglienza da brividi per l’ultimo arrivato, fino ad ora non si era mai verificata una cosa del genere

Una di quelle accoglienze che difficilmente i protagonisti in questione possono dimenticare. Anche se non tutti vengono accolti con “rose e fiori” in aeroporto oppure all’esterno del centro sportivo di allenamento.

Una vicenda a dir poco assurda quella che arriva direttamente dalla Capitale, ovviamente sponda giallorossa. A raccontarla ci ha pensato direttamente il protagonista in questione.

Lo ha fatto nel corso di una recente intervista che ha rilasciato ai microfoni del “Corriere della Sera” dove ha affrontato vari argomenti. Tra questi proprio la sua accoglienza che ricorda perfettamente.

In ogni minimo dettaglio. Probabilmente ne avrebbe fatto volentieri a meno visto che, quanto gli è successo, difficilmente si è verificato in altre parti non solo d’Italia, ma nel mondo intero.

Roma, accoglienza che non potrà mai dimenticare: non si era mai verificato

Per due anni, precisamente dal 2009 al 2011, ha assunto il ruolo di direttore generale della Roma. Voluto fortemente dalla famiglia Sensi, il club ingaggiò Gian Piero Montali. Una vecchia conoscenza non solo del calcio (come dirigente), ma soprattutto per la pallavolo dove si è tolto un bel po’ di soddisfazioni con la nazionale azzurra. Il 26 ottobre 2009 venne ufficializzato il suo trasferimento alla Roma. Ricorda benissimo quei momenti, anche perché la squadra non stava affatto attraversando un ottimo momento di forma.

Ne ha parlato proprio il 65enne (compiuti da poco) al noto quotidiano italiano. In particolar modo un episodio che difficilmente potrà cancellarsi dalla sua mente. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni: “Ricordo che la squadra si trovava in piena zona retrocessione. Era terz’ultima. Scena del primo giorno, ci trovavamo in Via dei Gladiatori. Siamo fermi, polizia in assetto di guerra. I tifosi chiedono a gran voce che il capitano scena dal pullman insieme ad un dirigente per un colloquio. Totti rifiutò, scesi io“. Da qui si scatenò il panico.

Montali al Corriere della Sera
Gian Piero Montali racconta il suo passato in giallorosso – IlRomanista.it (Foto LaPresse)

“Benvenuto nel mondo Roma”, momenti difficili da dimenticare

Dopo essere sceso dal pullman la polizia aprì un corridoio. Di conseguenza i supporters si avvicinarono verso Montali con in mano una ghirlanda da morto. I tifosi, successivamente, capirono che il dirigente non c’entrava nulla visto che era arrivato da poco. Ce l’avevano solo con la squadra che in campo non stava dando il massimo. Come confermava, d’altronde, la classifica dell’epoca.

Montali, dopo un breve colloquio con gli ultras, rivelò: “Mi dissero che io non c’entrano nulla. Salì sul pullman con la ghirlanda. Dovevo darla ai giocatori e dire loro che erano “dei morti”. Se non avessero vinto la prossima partita non sarebbero usciti da Roma. Trovai chi scoppiò a ridere mentre uno mi disse: “Benvenuto nel mondo della Roma.