Dal sogno Champions alla Serie B: così si è ammalato gravemente | Solo lacrime per l’ex Roma
Una storia di calcio davvero straziante e un avvertimento per le nuove generazioni. La Roma sempre al centro.
Un percorso fatto di ostacoli ma anche di momenti di gioia: la vita del calciatore è sicuramente molto più difficile di quanto si possa pensare. Non ci sono soltanto i soldi, le belle donne e le auto di grande cilindrata. Nel buio della propria stanza possono entrare anche i fantasmi.
Così il protagonista di questa storia si ritrova solo e deve ricominciare da capo. Quanto costa non essere se stessi per inseguire un mero ideale. I paragoni con calciatori di primissimo piano e le aspettative non rispettate come boomerang molto pericolosi.
Il calciatore non ce la fa più e si ritrova a toccare il fondo. Chiunque avrebbe pagato lo scotto di aver toccato il cielo con un dito prima di tornare sulla terra. Non è tutto oro quello che luccica e così la situazione diventa molto più complicata del previsto.
Oggi questa storia può essere riletta alla luce di nuovi significati. Le nuove generazioni possono far tesoro degli errori di chi ha calcato i campi di calcio prima di loro. Il finale potrebbe persino essere più fortunato.
Una parabola discendente e poi il buio
“Primavera ’82, sono alla Ternana e mi vuole il Milan. Finisco però alla Roma in comproprietà. All’inizio non c’era Ancelotti, infortunato e Liedholm mi impiega a centrocampo con Prohaska e Falcao. Me la cavo, anzi gioco bene. Ero tecnico e veloce, anticipavo le azioni”.
Sembra l’inizio di una storia ricca di successi e invece il destino ha avuto altri programmi per Claudio Valigi, ex calciatore della Roma negli anni ’80. La sua storia e le sue parole riemergono sulle pagine della Gazzetta dello Sport.
Altro che Champions: la malattia
Il percorso del calciatore vive un brutto stop nel momento in cui Ancelotti ritorna al suo posto in mezzo al campo e le cose cambiano improvvisamente. “Lascio Roma tranquillo, poi la doccia fredda. Dai giornali comprendo che la Ternana mi ha ricomprato per 1 miliardo e 200 milioni di lire, ma i soldi li ha messi il Perugia e lì finisco. Mi ritrovo in Serie B a Perugia, a venti minuti da casa ma cado in depressione”.
Una storia molto particolare ma preziosa per chi si affaccia proprio ora al mondo del professionismo. Mai dare nulla per scontato, anche quando la strada sembra ormai in discesa. L’ex Roma ha imparato la lezione e sicuramente saprà guidare i più giovani nel momento clou della loro carriera.