“È stato spaventoso”: De Rossi, l’annuncio scatena il panico | Ecco cosa gli è successo

L’ex allenatore della Roma torna su un evento del passato che lo ha traumatizzato. Le sue parole e la preoccupazione dei tifosi.

Una bandiera, un esempio. Al termine della carriera da calciatore persino una possibilità per continuare a crescere insieme e provare a vincere un trofeo. Quella Roma ci è andata molto vicino.

I risultati che non arrivano, le critiche, i processi e una separazione molto brusca, turbolenta che non può in ogni caso cancellare una storia indimenticabile. La maglia giallorossa come una seconda pelle. Un legame con la città che non si può spiegare.

Daniele De Rossi ha rappresentato per la città una seconda possibilità per diventare grandi. Nel calcio però non c’è mai abbastanza tempo per incidere e le seconde possibilità appunto vengono viste come scelte di ripiego. Anche per questo motivo alla fine non ha funzionato.

Ripensando al passato DDR ha voluto esternare una situazione caratterizzata da un grande carico emotivo. Quando si gioca ad alti livelli può succedere di scontrarsi con momenti più grandi di te.

Una reazione imprevista

First reaction shock avrebbe detto l’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi. E in effetti quelle parole si potrebbero riutilizzare senza problemi anche in questo caso. Stiamo parlando di un’esperienza che ha coinvolto De Rossi nel lontano 2006.

Un anno iconico per il nostro Paese. L’Italia si laurea Campione del Mondo e alla guida di quel gruppo di campioni c’era il CT Marcello Lippi. Le parole di De Rossi sono emozionanti ascoltate quasi 20 anni dopo.

Il più grande di tutti

Incontrare Sir Alex Ferguson non è cosa per tutti, soprattutto se si considera la caratura di un personaggio del genere. L’allora tecnico del Manchester United ha corteggiato De Rossi, chiedendogli di andare a giocare in Premier League. Il simpatico aneddoto è stato rivelato proprio dall’ex centrocampista al programma The Overlap.

“È stato spaventoso, eravamo in viaggio durante il Mondiale quando Lippi mi ha chiamato. Sono entrato in una stanza e ho trovato Ferguson. Ero spaventato per la presenza di entrambi”, ammette De Rossi. In quegli anni il centrocampista era l’oggetto dei desideri dei più grandi club italiani ed europei. Il resto è storia.