“Sembra Ivan Drago, invece è una mammola”: Roma, distrutto un titolarissimo | Ecco perché gioca sempre
Una nota stonata in casa Roma nonostante il ritorno al successo in trasferta, a nove mesi dall’ultima volta (sempre a Udine). Lo sfogo.
Si è dovuti ricorrere alle statistiche al termine dell’ultima giornata di campionato per ricordarsi dell’ultimo successo della Roma fuori casa. Sono passate 18 partite, nove mesi e 276 giorni per riassaporare i tre punti. Guarda caso sempre a Udine.
Una vittoria sofferta, in rimonta dopo la rete di Lorenzo Lucca, proprio lui che per stessa ammissione di Claudio Ranieri è attenzionato dalla società giallorossa che proverà a prenderlo in questi ultimi giorni di mercato. Altrimenti se ne parlerà a giugno.
Un successo in rimonta ottenuto grazie a due calci di rigore (che c’erano entrambi) uno trasformato da Pellegrini, l’altro da Artem Dovbyk. Proprio loro. Uno rigenerato dalla cura Ranieri ma colpevole in occasione del gol di Lucca.
L’altro ancora non in linea con i meccanismi di Ranieri. Non che con Daniele De Rossi e Ivan Juric brillasse. Non che l’ucraino non stia segnando. Con la rete alla Dacia Arena l’ex Girona è già arrivato in doppia cifra, in tutte le competizioni. Eppure, rigore a parte, non è che abbia brillato nemmeno nell’ultimo turno di Serie A.
Quale futuro per Dovbyk?
“Da Dovbyk mi aspettavo di più”. Quella di Petrucci su Radio Manà Manà non è la classica voce dal coro, ma un sentimento comune un po’ in tutto il popolo giallorosso: Artem troppo spesso sembra un corpo avulso in questa Roma.
Non viene sicuramente messo nelle condizioni di far sbocciare il suo calcio, ma non è che stiamo facendo molto per farsi apprezzare dalla tifoseria. OK il carattere introverso, ok il primo anno in Italia e la difficoltà con la lingua. Ma la domanda sorge spontanea: quale sarà il futuro di Artem Dovbyk?
Il dubbio
Anche Lukaku ha realizzato un sacco di reti nella sua esperienza (di una sola stagione) con la Roma: addirittura 21. Eppure quando è andato via, nessuno lo ha rimpianto. Stessa cosa potrebbe accadere con il Pichichi della scorsa Liga.
“Se lo vedi con questo fisico pensi a Ivan Drago, invece è una mammola. So che l’ucraino è estremamente deluso, sicuramente non tornerebbe a Roma. Il club adesso non può permettersi un centravanti dalle potenzialità dell’ucraino. Se ne riparlerà in estate”. Sempre Petrucci insinua il dubbio sulla permanenza di Dovbyk alla Roma. “Credo che abbia comunque più alibi che colpe, ma mi aspettavo di più”.