La mattina alcool, la sera cocaina | “Famiglia distrutta e carriera finita”: 32 partite in Serie A prima dell’addio

Dopo aver lasciato il campionato italiano è iniziato il suo calvario, vicende private hanno influito sulla sua carriera
In Serie A sono passati la maggior parte dei fuoriclasse che hanno calcato il mondo del calcio, tanto da rendere il campionato italiano tra i più seguiti e affascinanti a livello internazionale. I top club possono contare nel proprio organico profili di indiscussa classe che stanno dando il loro contributo anche nelle competizioni europee.
Diversi talenti si sono, però, fatti notare anche per dei comportamenti sopra le righe fuori dal campo, tanto da mettere a repentaglio la carriera, interrompendo un’ascesa che stava per consacrarli a livello mondiale.
Un vero peccato date le potenzialità di alcuni giocatori che si erano messi in luce ma che non sono riusciti a contenere i propri vizi, con serie ripercussioni anche a livello fisico.
Questo è il triste epilogo di un esterno che ha militato nell’Inter a inizio secolo, con prestazioni altalenanti, nonostante sia sceso spesso in campo dal primo minuto, godendo della fiducia del mister e dei compagni.
Alcool e cocaina hanno rovinato la carriera del talento di Serie A
Lui è Andy Van der Meyde che ha raccontato, in un’intervista rilasciata a Prime Video, di aver attraversato un periodo davvero buio. Questo è avvenuto quando ha lasciato l’Inter per trasferirsi all’Everton in Premier League, club in cui ha militato dal 2005 al 2009: “La mia carriera è finita quando sono andato all’Everton, lì è crollato tutto“.
La confessione a cuore aperto è drammatica: “Quando ero lì mi sono costruito una seconda vita: tradivo mia moglie, ho abbandonato i miei figli per un’altra donna. Non mi perdonerò mai, è solo colpa mia. Uscivo ogni sera a bere fino a quando l‘alcool ha smesso di fare effetto. A quel punto ho cominciato a far uso di droghe. Assumevo cocaina, non ero più me stesso”.
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La situazione stava degenerando, le conseguenze potevano essere estreme
Una dipendenza che ha rischiato di costare caro anche alla sua salute: “Ho iniziato ad avere problemi con l’allenatore e nel mentre mia figlia era in ospedale. Una volta sono rimasto sveglio per ben due notti consecutive a causa della cocaina”.
Ha avuto, però, la forza di chiedere aiuto e reagire: “In quel momento ho capito che dovevo fare qualcosa. Ho chiamato il mio agente e gli ho detto che dovevo andarmene dall’Inghilterra o sarei morto“.