Hummels, ma quale vacanza: Ranieri ha un piano segreto | Non l’ha convocato per questo motivo

In casa Roma ha tenuto banco il giorno di “vacanza” che ha dato Claudio Ranieri a Hummels e a Paredes. Ecco il piano segreto.
Il fine giustifica i mezzi. L’autentico polverone scoppiato nel “matchday-1” del Penzo tra Venezia e Roma si è dissolto alla fine in un amen. Nessuno si ricorderà del “giorno di vacanza” dato da Claudio Ranieri a Mats Hummels e Leandro Paredes. Perché?
Semplice e cristallino: perché la Roma ha vinto a Venezia grazie a un calcio di rigore procurato da un Angelino sempre più decisivo nell’undici di Ranieri (neanche lui si diceva dovesse giocare) e trasformato da un chirurgico Paulo Dybala.
Tre punti di platino per la Roma che continua la sua risalita restando non molto distanza dalla Zona Europa. E qui cominciano i rimpianti: dove sarebbe stata la squadra giallorosso senza Juric, ma soprattutto senza Lina Souloukou che ha portata il preparato allenatore croato ma in un contesto per niente affatto congeniale, con un gruppo squadra in antitesi con la visione del suo allenatore?
Non si sa saprà mai. E a questo punto della stagione conta il giusto: l’unico modo che ha la Roma per tornare in Champions è quello di vincere l’Europa League, in alternativa accontentarsi di un posto che da accesso alle coppe europee, servono troppo quei soldi al club giallorossi.
Scelte inevitabili
Certamente le frasi di Ranieri hanno colpito, magari saranno state pure mal interpretate dai tifosi, furiosi sui social per quella “vacanza” dei due, mentre Dybala che non doveva giocare, ha chiesto espressamente (e ottenuto) di scendere in campo a Venezia.
Questione di status. La Joya è un fuoriclasse. E come tale le sue decisioni influiscono nelle scelte dell’allenatore. Hummels e Paredes sono degli ottimi giocatori, ma non dei fuoriclasse. Ma perché Ranieri non li ha nemmeno portati a Venezia? Questioni di scelte inevitabili.

Un segreto svelato
Si è ricominciato a giocare ogni tre giorni, almeno per chi è impegnato nelle coppe. La Roma è uscita dalla corsa alla coccarda tricolore, e non può che andare all-in in Europa League. Come se non bastasse c’è il Porto. Nobile decaduta? Forse, ma una squadra esperta e blasonata, che in Europa può dar fastidio a chiunque.
Da qui il piano di Ranieri di facile comprendonio: una decisione è stata presa in ottica di prevenzione: il centrale poteva essere a rischio infortunio o affaticamento di un certo livello. Quella “vacanza” in realtà è un semplice turn over, la possibilità di recuperare le energie che possono favorire la sua integrità fisica. Una mossa che ha pagato: la Roma ha vinto a Venezia, preservando due giocatori che faranno parte dell’11 titolare a Oporto. Senza più polverone.