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8 anni con la maglia della Roma: oggi si occupa di ristrutturazioni | Il cantiere è la sua nuova casa

Maglia della Roma
La maglia della Roma – AS Roma IG – IlRomanista.it

L’ex giocatore della Roma ha cambiato completamente vita: dopo aver calcato i campi di calcio, ora si occupa di ristrutturazioni. 

La vita dei calciatori dopo aver concluso la carriera professionistica può essere molto varia, poiché dipende dalle scelte individuali e dalle opportunità che si presentano. La transizione può essere difficile, soprattutto per coloro che sono stati abituati alla fama, ai riflettori e alle sfide quotidiane di una carriera sportiva.

Tuttavia, ci sono alcune direzioni comuni in cui molti ex calciatori di orientano, a seconda delle loro passioni, delle loro competenze e delle loro ambizioni. Alcuni scelgono di restar nel mondo del calcio come allenatori, direttori sportivi o commentatori televisivi, sfruttando la loro esperienza nel settore.

Altri, invece, scelgono di avviare attività imprenditoriali in diversi ambiti, come il fitness, la moda, o anche la gestione di scuole calcio. Alcuni si dedicano a cause sociali, iniziative benefiche o progetti legati alla loro passione per lo sport. Il cambio vita può essere comunque complicato.

Molte delle competenze acquisite durante la carriera professionistica, come le disciplina, il lavoro di squadra e la gestione dello stress, possono essere applicate con successo anche nelle nuove professioni.

La nuova vita di Amedeo Carboni

Amedeo Carboni, ex giocatore con un lungo passato alla Roma, ha scelto un percorso interessante e diverso dopo il ritiro dal calcio. Si è dedicato ad un ambito inusuale per un ex calciatore: da 15 anni, infatti, lavora in una ditta che ristruttura e riqualifica stadi. 

In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha dichiarato: “Abbiamo anche rifatto l’Azteca a Città del Messico e il Mirsool Park a Riad, lo stadio dell’Al Nassr di Cristiano Ronaldo dove si è appena giocata la Supercoppa italiana. L’Italia? Ci stiamo provando, infatti ora sono qui. Però è dura. 

Amedeo Carboni – ilromanista.it – Fonte: LaPresse

Dai campi di calcio alla ristrutturazione degli stadi

Abbiamo due problemi: una burocrazia bestiale che rallenta tutto e vincoli architettonici non sempre comprensibili e condivisibili. Fortunatamente il ministro Abodi ha capito il problema e ha voglia di risolverlo. Altro casi? Il tifo. L’Italia è l’unico paese tra le grandi nazioni calcistiche europee ad avere gabbie reti, vetri e protezioni. Una cosa dell’altro mondo.

Tutti a riempirsi la bocca con l’atmosfera degli stadi inglesi, ma lì le reti le hanno tolte da decenni. Allo stadio devono andare i tifosi che tifano, non quelli che spaccano. Perez e Laporta hanno vissuto per anni sotto scorta perchè avevano buttato fuori gli ultras dal Bernabeu e dal Camp Nou. Ora sono tutti contenti. In Italia va cambiata la cultura e qualcuno deve iniziare”.