Real Madrid benvenuto in Serie A: addio Liga, sembra assurdo ma è tutto vero | Dai vertici è arrivato l’ok
Terremoto in Spagna: ecco cosa è successo e perché i blancos potrebbero presto affrontare le big di Serie A.
Una di quelle notizie che non possono passare in secondo piano. Se il tutto si concretizzasse si tratterebbe di un caso più unico che raro, pronto a cambiare la geografia del pallone.
Il Real Madrid in Serie A non sarebbe utopia. Proprio in queste ore i blancos le stanno provando tutte per trovare una soluzione che possa soddisfare il proprio desiderio di grandezza. Prima di compiere questo step però bisogna essere ascoltati e rispettati.
Il tutto è nato da un caso particolare. Il campionato spagnolo non è ormai più da tempo la casa di Florentino Perez e allora ecco il suggestivo cambio di rotta per dare un senso a quello che è successo nell’ultimo weekend sportivo.
Tra sogno e realtà i tifosi italiani già sognano Bellingham e soci a San Siro o allo Juventus Stadium. Incroci pericolosi ma anche grandi opportunità per dare slancio a un movimento che nell’ultimo turno di Champions League ha dimostrato una certa fragilità.
Florentino Perez bussa alla Serie A
Facciamo ordine. Che cosa è successo? Come riporta Romanews.eu il caso di questo weekend ha fatto scalpore. Durante il match contro l’Osasuna, Jude Bellingham è stato espulso per delle “frasi male interpretate” (secondo la versione delle “merengues”) dall’arbitro.
Non è certamente la prima volta che i blancos si ritrovano a giocare contro se stessi e contro decisioni avverse. Una piccola crisi di risultati che coinvolge anche le decisioni arbitrali. Così il presidente Florentino Perez starebbe pensando a un clamoroso “trasloco”.
Cosa dice il regolamento
Secondo Sportmediaset i blancos starebbero pensando ad un clamoroso addio al campionato spagnolo, con una possibile richiesta di “trasferimento” in un altro campionato europeo. Tra le ipotesi, anche la nostra Serie A.
Il regolamento strizza in effetti l’occhio al club spagnolo più vincente. Una decisione che avrebbe dell’incredibile, e che darebbe coerenza al progetto Mondiale per Club. Un calcio sempre più globale e aperto a nuovi confini. Soltanto una provocazione?