Home » “Mangiavo gli scarti dalla spazzatura”: l’ex Nazionale confessa l’impensabile | Da bambino moriva di fame

“Mangiavo gli scarti dalla spazzatura”: l’ex Nazionale confessa l’impensabile | Da bambino moriva di fame

L'immondizia vicino a un cassonetto - Foto Instagram - Ilromanista.it
L’immondizia vicino a un cassonetto – Foto Instagram – Ilromanista.it

L’ex giocatore della Nazionale confessa di avere avuto un’infanzia difficile e di essere costretto a mangiare gli scarti che trovava nei cassonetti

In Nazionale è stato protagonista con prestazioni degne di nota, due Mondiali e tre Europei disputati. Ha indossato maglie prestigiose, sia in Serie A che all’estero. Il suo debutto nel calcio professionistico è avvenuto a Marsala, in Serie C, prima di maturare in Costa Azzurra, tra Nizza e Monaco.

La sua crescita è imponente tanto da ricevere la chiamata del Manchester United, in un’epoca in cui i Red Devils erano il club inglese più vincente anche in campo internazionale, insieme al Liverpool.

Otto stagioni in Premier League e poi il trasferimento alla Juventus, dove contribuisce alla conquista di tre Scudetti, grazie anche all’esperienza maturata.  La sua parentesi nel mondo del calcio si conclude con la maglia del West Ham, dopo il ritorno in Ligue 1, stavolta tra le fila del Marsiglia.

Personaggio dal carattere estroverso, è molto attivo sui social e per questo molto amato sia dai suoi ex tifosi che dagli appassionati del calcio ma questa simpatia contagiosa nasconde in realtà un passato davvero difficile.

Era costretto a cercare cibo nei cassonetti dell’immondizia

Dopo essere nato a Dakar, capitale del Senegal, si trasferisce in un comune dei dintorni di Parigi quando aveva soli tre anni. Ha rivelato di essere stato vittima di abusi sessuali in adolescenza e di essere cresciuto in estrema povertà.

In un’intervista rilasciata alla BBC ha confessato: “Prima di diventare un calciatore facevo l’elemosina e vendevo droga, io e i miei amici frugavamo nella spazzatura per mangiare i panini buttati dalla gente“.

Patrice Evra - Foto Lapresse - Ilromanista.it
Patrice Evra – Foto Lapresse – Ilromanista.it

Una storia da film quella del leader della Nazionale, dalla strada al tetto d’Europa

Il calcio è stato per Patrice Evra un mezzo per salvarsi da una vita indegna. Un riscatto personale che lo ha portato a diventare uno dei terzini migliori d’Europa, lodato da un maestro come Sir Alex Ferguson e apprezzato anche dal popolo italiano.

Un lieto fine che non cancella anni difficili. Lo sport consente di potersi rialzare da situazioni drammatiche, grazie al talento e all’impegno profuso, trasformando una passione in una ragione di vita.