Oltre 6 mesi di squalifica: mister nei guai, le telecamere lo hanno ripreso | È il gesto più grave della sua carriera

Le telecamere hanno inquadrato tutto: l’allenatore è nei guai, rischia una maxi squalifica per quello che ha fatto. Ecco cosa è successo.
Le maxi-squalifiche nel mondo del calcio possono derivare da svariati motivi, spesso legati a comportamenti violenti, irregolarità o violazioni delle normative. Alcune delle ragioni che hanno portato a squalifiche particolarmente gravi nel calcio includono ad esempio i comportamenti violenti.
Tali gesti durante le partite sono soggetti a pene severe. Un esempio famoso è il morso di Luis Suarez a Giorgio Chiellini durante la Coppa del Mondo 2014 che gli costò ben 9 giornate di stop. Anche l’uso di sostanze vietate per migliorare le performance fisiche è uno dei motivi più gravi che possono costare squalifiche prolungate.
Inoltre ci sono i tentativi di manipolare i risultati dei match tramite il calcioscommesse o altre forme di corruzione che portano a squalifiche o ben dalle competizioni. Anche comportamenti razzisti e discriminatori in campo e fuori possono provocare squalifiche severe.
Le pene vengono inflitte per scoraggiare gesti e atteggiamenti che minano l’integrità e il fair play nel calcio e sono necessarie per mantenere l’immagine di questo sport come uno spettacolo quanto più positivo, sano e rispettoso possibile.
Fonseca nella bufera in Francia: rischia maxi-squalifica
Chi si è recentemente reso protagonista di un gesto antisportivo è Paulo Fonseca. L’ex allenatore del Milan, ora in Ligue 1, ha completamente perso la testa durante il match tra Lione e Brest e ora rischia una maxi squalifica che può arrivare fino a sette mesi.
Nei minuti di recupero, l’arbitro Millot è stato richiamato dal VAR per un possibile rigore in favore degli ospiti. La decisione ha indispettito il tecnico portoghese, che ha iniziato a protestare vistosamente. Quando il direttore di gara si è avvicinato per espellerlo, gli è andato incontro finendo praticamente faccia a faccia dicendogli di tutto.

L’allenatore si è scusato, ma il sindacato degli arbitri non ci sta
Alla fine il rigore non è stato concesso. Dopo la gara, Fonseca ha chiesto scusa per l’accaduto: “Mi scuso per questo gesto, non dovrei farlo ma il calcio a volte ci fa fare dei gesti non corretti”. In Francia è scoppiata la polemica dopo l’episodio e c’è chi dice basta per garantire rispetto verso la classe arbitrale.
Olivier Lamarre, portavoce degli arbitri francesi, ha dichiarato: “Ora basta. Sta iniziando ad essere troppo. Nel calcio professionistico dobbiamo essere esemplari, abbiamo bambini che guardano. Siamo davvero stufi”.