Sognava i Mondiali, adesso non potrà mai più camminare: “È clinicamente morto” | Tragico incidente durante la partita
L’incidente che paralizza il mondo del calcio e scuote migliaia di tifosi. Nessuno avrebbe immaginato uno scenario del genere.
Un sogno spezzato e una vita che praticamente non c’è più. Il finale più triste possibile per il protagonista di questa vicenda. Una storia che ha dei contorni davvero difficili da comprendere.
Una vita così preziosa letteralmente portata via a causa di una partita di calcio. Il sogno inseguito sin da bambino di poter rappresentare il proprio paese e diventare uno dei simboli della prossima generazione. Tutto questo purtroppo non sarà possibile.
A volte per il realizzare il più grande obiettivo personale non bastano il coraggio, la passione e la determinazione. Serve anche altro. Quell’equilibrio che ti permette di andare avanti a testa alta e soprattuto in salute.
Per il protagonista di questa vicenda non è stato così. Il destino ha deciso diversamente. “È clinicamente morto”. Una notizia che sconvolge milioni di appassionati e fa riflettere. Ecco che cosa è successo.
Un sogno infranto
Stiamo parlando della terribile vicenda che ha come protagonista Guo Jiaxuan, giovane calciatore cinese. Come riportato da Calciomercato.com nel 2023, il calciatore è in stato di morte cerebrale. Il trauma è avvenuto durante uno scontro di gioco in un test match in Spagna, lo scorso 6 febbraio, con il Beijing Gouan.
Guo Jiaxuan si era unito nel 2023 al Bayern Monaco World Squad, “una struttura di allenamento in cui giovani del tutto il mondo vengono presi per fare ritiri e amichevoli”. Un punto di partenza importante sognando nuovi successi personali. Il calciatore però non sapeva cosa sarebbe successo.
Un finale drammatico
“Jiaxuan ha subito una ginocchiata in testa e la diagnosi, una volta giunti in ospedale, è stata tremenda: emorragia subaracnoidea. Il fratello, riporta RMC Sport, sui social, aveva scritto “Ha poche possibilità di sopravvivere“.
Ulteriori aggiornamenti sono arrivati l’11 febbraio: “Il medico ci ha detto che è clinicamente morto per mancanza di ossigeno al cervello”. Il padre si sarebbe recato in ospedale per chiedere che il figlio diciottenne venga curato in Cina. La federazione ha accettato di coprire le spese mediche.