“Era un uomo vero”: Dino Zoff, l’ultimo ricordo è straziante | Il calcio italiano piange un’altra tragedia

Dino Zoff è una delle icone del calcio italiano, un esempio e un modello di sportività. La tragedia che lo ha colpito è inimmaginabile
Un mito, un idolo per milioni di tifosi e appassionati di calcio di diverse generazioni. Questo è Dino Zoff, uno dei portieri più forti di tutti i tempi, capitano della Nazionale più amata di sempre, quella che sotto la guida di Enzo Bearzot conquistò in Spagna il titolo di campione del mondo.
Una carriera straordinaria e ricca di successi quella del ‘Dino nazionale’, in particolare nelle undici stagioni in cui difese la porta della Juventus: sono stati sei gli scudetti vinti oltre a una coppa UEFA e a due finali di Coppa dei Campioni.
Da allenatore Zoff non è stato altrettanto vincente: sulla panchina della Juventus ha vinto Coppa UEFA e Coppa Italia, poi conquistata da presidente della Lazio nel 1998. Ma la delusione più grande arrivò nell’estate del 2000 da commissario tecnico della Nazionale.
Il titolo Europeo sfumato nei minuti di recupero in finale contro la Francia e le successive dimissioni innescate da una battuta non proprio felice dell’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sono ancora oggi una ferita non del tutto rimarginata.
Dino Zoff, il ricordo struggente: il dramma vissuto in diretta
Come tanti calciatori della sua generazione anche Zoff aveva stretto amicizia, in alcuni casi molto profonda, con qualche giornalista. Uno di questi è stato per anni il re dei telecronisti della RAI, la voce per eccellenza delle partite della Nazionale.
Bruno Pizzul che raccolse l’eredità di un altro gigante del racconto televisivo come Nando Martellini, è scomparso qualche giorno fa a quasi 86 anni. Friulano purosangue proprio come Zoff, ha seguito le imprese degli azzurri per ben diciotto anni, dal 1986 al 2004: in totale cinque edizioni dei mondiali e quattro campionati europei.

Zoff piange il suo grande amico: il pensiero commuove tutti
Tra i tanti ricordi di Pizzul il più commovente è proprio quello del suo grande amico Dino Zoff intervistato dal TG1: “Per me era un amico di vecchia data, ci siamo frequentati un po’ meno ultimamente però qualche estate fa facevamo qualche merenda sotto gli alberi di casa mia. Era un uomo vero“.
Zoff ha ricordato anche il Pizzul calciatore: “Bruno aveva cominciato a Catania. Era un difensore prestante, il fisico gli permetteva di essere autoritario“. La voce dell’Italia ci ha lasciato, ma il suo ricordo resterà per sempre.