Palermo, doccia fredda in casa rosanero | Guai fino al collo per squadra e società: la situazione è gravissima

Il Palermo rischia grosso, guai per la squadra e i vertici della società siciliana, ecco cosa è successo nel capoluogo
Il Palermo è in corsa per partecipare ai playoff per giocarsi la promozione in serie A. I rosanero sono all’ottavo posto in classifica nel campionato cadetto, trascinato da bomber Brunori ma con un rendimento che è stato altalenante per tutta la stagione. Una squadra allestita per puntare in alto, con investimenti corposi ma con i risultati che sono al di sotto delle aspettative.
A dominare la B sono, invece, il Sassuolo e il Pisa, che stanno facendo il largo sulle rivali. Un ridimensionamento che i tifosi vivono da qualche anno, da quando è arrivata la retrocessione, al termine della lunga presidenza di Zamparini.
Ma una nuova doccia fredda è pronta a scendere sulla società siciliana e su un organico che si sta giocando un posto per gli spareggi promozione. Un tema che non è stato ancora risolto, con una data di scadenza imminente che incombe.
I tifosi sono in pensiero e si augurano che un accordo possa essere trovato, certi che è interesse di tutte le parti in ballo quello di proseguire su una strada tracciata tempo fa e che ha portato alla valorizzazione dell’oggetto conteso.
Guai per il Palermo calcio, ecco cosa rischia
L’amministratore delegato del Palermo Gardini ha dichiarato che è necessario avere firmato la convenzione con il Comune per la gestione dello stadio che scade il 31 maggio.
Il rischio è quello di disputare le ultime gare del campionato a porte chiuse o in un altro impianto, fatto che potrebbe incidere anche sui risultati di una squadra che è ancora in corsa per centrare il proprio obiettivo.

La situazione è molto delicata, filtra ottimismo ma bisogna fare in fretta
Nel frattempo, è stata avviata una trattativa per la concessione del Barbera al club rosanero per 80 anni con un canone di quasi 400mila euro all’anno.
Una corsa contro il tempo per completare i documenti, con alcuni dettagli che sono ancora oggetto di controversia. Le forze politiche del Municipio spingono verso l’accelerata decisiva, confidando sulla volontà di tutti di non lasciare morire una struttura che si avvicina ai 100 anni dalla sua costruzione e che ha ospitato anche alcune gare dei Mondiali del 1990.