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2 anni di squalifica: la Nazionale perde un campione | Addio Mondiali 2026

L'arbitro estrae il cartellino rosso - Lapresse - Ilromanista.it
L’arbitro estrae il cartellino rosso – Lapresse – Ilromanista.it

Il calciatore non può crederci. In pochi istanti il suo destino è cambiato per sempre: addio ai prossimi Mondiali.

Pochi attimi, fatali per dire addio a quel sogno inseguito fin da bambino. In quanti avrebbero voluto indossare quella maglia e provare a competere su tutti i fronti. Il premio della Nazionale poi sarebbe arrivato come la ciliegina sulla torta.

Un percorso a ostacoli ma la stessa ostinata voglia di lottare e non darsi mai per vinto. Proprio così aveva scalato le gerarchie ed era finalmente arrivato a un passo dal suo obiettivo. Indossare la maglia della Nazionale nella competizione in assoluto più importante.

Una volta sceso in campo il resto sarebbe stato tutto in discesa. In mondovisione, con amici e familiari pronti a fare il tifo per lui dal divano o in tribuna. Un’esperienza da raccontare ai nipotini una volta cresciuti.

Niente di tutto questo. Il suo percorso si interrompe bruscamente sul più bello, quando ormai tutti avevano capito che il peggio era alle spalle. La vita ha riservato un’ultima sorpresa al protagonista di questa assurda storia.

Incredibile ma vero: ecco che cosa è successo

Sembra un romanzo ma è la verità. Il calciatore in questione in realtà non era chi diceva di essere. Avete letto bene. Come riportato da Tuttomercatoweb Diego Hernan Montaño Moizán ha giocato per anni con lo pseudonimo di Gabriel e il perché è presto detto.

La carta d’identità del calciatore era quella del fratello, scomparso due anni prima. Un furto di identità che non ha lasciato spazio ad alcun sentimento. Una storia davvero triste oltre che incredibile.

Palloni da calcio - Lapresse - Ilromanista.it
Palloni da calcio – Lapresse – Ilromanista.it

Non era lui: il furto d’identità

“Montaño è tesserato con l’Aurora de Cochabamba, squadra arrivata quarta in prima divisione nella passata stagione – riporta TMW -. Il ragazzo, che asseriva di avere 19 anni, è stato titolare inamovibile nell’ultimo campionato di Clausura e ha segnato 8 gol in 20 partite”.

“A dicembre, un altro club del campionato boliviano ha accusato Montaño di aver mentito sulla sua età e sulla sua identità e per questo motivo sono cominciate le indagini. Il giocatore è stato squalificato per due anni dalla commissione disciplinare, mentre due dirigenti del club sono stati sospesi per tre anni”.