3-0 a tavolino, il club italiano ha annunciato il ritiro | “Abbiamo deciso di fermarci”: Campionato stravolto di colpo
Dopo l’ipotesi della sconfitta per tavolino la società ha deciso di interrompere il campionato in corso, il ritiro spiazza la Figc
Il calcio italiano è alle prese con delle serie difficoltà di gestione delle società, molte delle quali non dispongono delle risorse finanziarie per poter garantire la partecipazione senza intoppi al campionato di riferimento. In serie A i diritti televisivi, gli introiti dal botteghino e gli sponsor consentono ai club di non soffrire dal punto di vista economico ma appena si scende di categoria si inizia a galleggiare.
Ciò che sta succedendo in Lega Pro è sintomatico del momento complicato in cui vessano le squadre di calcio del nostro Paese, incapaci di adempiere ai pagamenti di gestione ordinaria, con i calciatori e gli staff che restano senza stipendio.
Un altro problema che non è stato ancora risolto riguarda il razzismo, divagante soprattutto nel mondo dilettantistico ma non solo. Ne abbiamo avuto un esempio nello scorso weekend di serie B.
Il centravanti della Cremonese Franco Vazquez è stato squalificato per dieci turni per essersi reso colpevole di alcune affermazioni di carattere razzista nei confronti di un avversario, con il giudice sportivo che lo ha punito con una sanzione pesante.
Ancora razzismo sui campi di calcio, un nuovo episodio in provincia
Un episodio simile è avvenuto nella gara che ha visto di fronte Badia Polesine e Merlara, valida per la Prima Categoria in Veneto, terminata a quindici minuti dalla fine per la decisione della squadra ospite di abbandonare il campo.
Un gesto che è stato determinato dalle offese ricevute nei confronti di alcuni giocatori d’origine africana, con i tifosi che si sono uniti in una scena surreale e che ci fa capire quanto ancora ci sia da lavorare su tale fronte.
Non bastano le squalifiche per abbattere questa piaga
Il dirigente del Merlara Enrico Montagna è convinto che si debba fare qualcosa per estirpare questo male, ipotizzando anche una sconfitta a tavolino.
Le sue parole: “Conta dare un segnale. A un certo punto, uno dei nostri giocatori ha detto ‘non ce la faccio più’ e abbiamo deciso di fermarci. Abbiamo messo tutto per iscritto e consegnato la dichiarazione ufficiale all’arbitro“.