Dai milioni di euro ai sussidi statali: l’ex Serie A è ridotto così | Campa con due lire per tirare avanti

L’ex Serie A ha dilapidato il patrimonio che aveva guadagnato nel corso della sua carriera. Deve ricorrere ai sussidi statali
Questo centravanti è stato il primo calciatore originario del Mozambico a giocare in Italia e in Serie A. Ha esordito da professionista con la maglia dello Sporting Lisbona, dove ha disputato ben sette stagioni, vincendo anche una Coppa Nazionale. Una parentesi che è stata caratterizzata da un buon bottino realizzativo che ha spinto il Brescia a metterlo sotto contratto.
Nell’estate del 1995 è ingaggiato dai lombardi, allenati da Mircea Lucescu. Ha fatto coppia con Stefano Borgonovo ma la sua esperienza nel nostro Paese sarà breve, con una sola rete in 13 presenze.
Fa così ritorno a Lisbona, con una stagione complicata che lo porta a rescindere il contratto e firmare per il Celtic Glasgow. Proprio in Scozia disputerà la migliore annata della sua carriera, con ben 25 reti messe a segno ma che non bastano per regalare lo Scudetto che viene vinto dai rivali storici dei Rangers.
La sua carriera si concluderà nel 2005, dopo aver girovagato per l’Europa, dalla Liga al ritorno in Scozia, senza ripetere gli stessi numeri.
Una carriera di tutto rispetto con uno stipendio ingente
Il suo punto di forza era il colpo di testa e ha anche indossato la maglia della Nazionale portoghese agli Europei del 1996, condividendo lo spogliatoio con campioni del calibro di Figo e Rui Costa.
In tutta la carriera, durata quasi vent’anni, ha guadagnato circa 4 milioni di euro ma, dopo due matrimoni conclusi e investimenti sbagliati, è finito in disgrazia.

Un racconto doloroso, non si aspettava di arrivare a questo punto
Lui è Jorge Cadete che ha confessato di trovarsi in gravi difficoltà economiche, come ha dichiarato a una tv portoghese: “Li ho persi tutti, non ho più niente, a volte sento ex calciatori che dicono di avere un sacco di amici nel calcio: è una balla, quando lasci, nessuno vuole più saperne di te“.
Adesso vive a Lisbona con i genitori e grazie a un sussidio di povertà che gli perviene dallo Stato, pari a 180 euro a settimana, un triste epilogo per un bomber che ha regalato sorrisi e gioie anche ai tifosi della città in cui abita.