“Pochi giorni dalla morte”: Bruno Conti, annuncio devastante | Tutta Roma scoppia in lacrime

Bruno Conti fa commuovere tutti i tifosi della Roma, una dichiarazione che getta nello sconforto la curva giallorossa
Bruno Conti è stato tra i giocatori più rappresentativi della storia della Roma, una bandiera che ha disputato ben 16 stagioni con la maglia giallorossa. Il campione del Mondo del 1982 con la Nazionale italiana ha vinto lo scudetto l’anno successivo e ha raggiunto nel 1984 la finale di Coppa dei Campioni, persa ai calci di rigore contro il Liverpool.
Appesi gli scarpini al chiodo, è entrato nell’organigramma societario della Roma, con responsabilità che riguardano per lo più il settore giovanile, cercando di pescare talenti e trasmettendo loro l’attaccamento alla maglia.
Tra le sue scoperte ci sono nomi del calibro di Daniele De Rossi e Alberto Aquilani, grandi protagonisti in mezzo al campo della Roma.
L’ex centravanti, negli ultimi tempi, si è trovato a combattere la battaglia più dura della sua vita, che lo ha costretto a fermarsi e pensare alla propria salute.
Nessuno si aspettava che fosse malato, il dramma dell’ex leggenda della Roma
A ridosso del suo 70esimo compleanno, Bruno Conti ha rivelato di avere avuto un tumore al polmone e di averlo sconfitto. In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, ha raccontato di aver scoperto di doversi curare due anni fa e ha rassicurato i tifosi sulle sue condizioni: “Ora sto bene, gli esami sono tutti a posto e posso dire che mi è riuscito un altro dribbling“.
Un sospiro di sollievo per la curva che può festeggiare non solo il compleanno di una delle sue bandiere ma anche una ritrovata serenità fisica e mentale.

L’incontro pochi giorni prima di perdere la vita, Conti fa piangere i tifosi
In un’altra intervista, stavolta rilasciata a Il Messaggero, Conti ha ricordato Di Bartolomei, rivelando di commuoversi pensando al proprio passato: “Ho vinto il mondiale e pianto; all’addio al calcio idem. Uguale quando ascolto gli inni della Roma. E poi quando penso ad Agostino, il mio capitano. Lo avevo visto pochi giorni dalla morte, sorrideva. Non mi ero accorto di nulla. Che rimpianto“.
Una dichiarazione che permetterà di fare rivivere ricordi a chi ha vissuto quell’epoca magica, di una Roma in grado di competere con i top club italiani ed europei.