Mi alzo all’alba e vado a zappare | Dai nerazzurri alla vita nel fango: con il calcio ha chiuso per sempre

L’ex giocatore ha completamente cambiato vita dopo la fine della carriera sportiva: dai campi di calcio alle giornate nel fango.
Molti ex calciatori, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, si ritrovano a dover affrontare il passaggio ad una vita diversa. In tanti decidono di rimanere nel mondo del calcio, ma in una nuova veste. Diventano allenatori o assistenti e portano con sé la loro esperienza per formare le nuove generazioni.
Altri scelgono invece di entrare nel mondo della comunicazione. Lavorano come commentatori, telecronisti, opinionisti nei programmi sportivi, sfruttando la loro conoscenza e visibilità acquisita durante la loro carriera. Un altro percorso comune è quello dell’imprenditoria.
Alcuni ex giocatori aprono attività legate al mondo dello sport, come scuole calcio, palestre, negozi di articoli sportivi, ma anche ristoranti o altre imprese. Altri ancora si dedicano ad attività di beneficenza, creando fondazioni o diventando ambasciatori di progetti sociali.
La transizione da calciatore professionista a una nuova carriera può essere complicata. Alcuni faticano ad adattarsi, mentre altri si reinventano con successo. Le scelte, come detto in precedenza, possono cambiare ed essere molteplici.
La nuova vita di Fabio Rustico
Un esempio è Fabio Rustico. Nato a Bergamo il 20 maggio 1976, ha coronato il sogno di diventare un giocatore professionista. Dopo una lunga gavetta, debutta in Serie A nel 1996 a 20 anni con la maglia dell’Atalanta contro la Fiorentina. Chiude la sua prima stagione con 24 presenze che gli valgono anche la convocazione in Nazionale.
Rustico resta all’Atalanta per ben 10 anni tra Serie A e B. Al termine dell’annata 2004-05 appende gli scarpini al chiodo a 29 anni per concentrarsi sull’altra sua grande passione, la politica. Prima assessore al comune di Bergamo, poi la candidatura a sindaco di Mazara del Vallo. Ma la curiosità è che Rustico in Sicilia diventa anche imprenditore agricolo.

Da calciatore ad imprenditore agricolo
“Oggi faccio l’agricoltore – racconta nel 2019. Mi sveglio alle 4.30 del mattino e comunque per le 6 sono già in giro. In campo mi davano dello zappatore e del ruvido, anziché offendermi l’ho preso come consiglio. Nella mia attività mi occupo del lavoro manuale, ma coordino anche le persone e penso alla burocrazia.
Ho la fortuna di vivere in un posto bellissimo come la Sicilia. Ho un’azienda agricola con terreni tra l’isola di Pantelleria, Selinunte e Mazara del Vallo. Mi sono dedicato a sistemare i campi, ho piantato vigne e uliveti per mettere tutto a regime. A Pantelleria coltivo capperi, a Selinunte ho da poco avviato un allevamento di lumache e stiamo anche producendo olio”.