Dramma Roma, dopo l’addio l’orribile malattia | Non meritava una fine tanto triste: l’Italia intera piange per lui

Dramma in casa Roma, dopo il suo addio una malattia orribile lo ha colpito: l’Italia intera piange per lui
Le ultime dichiarazioni, rilasciate dall’oramai ex calciatore, non sono assolutamente passate inosservate. Ad essere colpita, inevitabilmente, la città e la squadra della Roma.
Dopo il suo addio ai giallorossi, infatti, una terribile malattia lo ha colpito. A distanza di tempo ha avuto il coraggio di parlarne e di vuotare finalmente il sacco. Anche se, allo stesso tempo, non è stato affatto semplice.
Ne ha parlato nel corso di una intervista che ha rilasciato ai microfoni della “Gazzetta dello Sport” in cui ha affrontato vari argomenti. Tra questi proprio quello della malattia che, purtroppo, si è impossessato di lui.
Una carriera, quella calcistica, che ha dovuto concludere (per cause di forza maggiore) troppo presto. Poco dopo aver compiuto i 30 anni, infatti, decise di appendere le famose scarpette al chiodo. Fin troppo in anticipo.
Dopo la Roma la terribile malattia, a distanza di anni l’ex giallorosso vuota il sacco
Il calcio italiano lo ha scoperto quando ancora doveva compiere la maggiore età. Schierato, dal primo minuto, in un match di Champions League. Un avversario per nulla semplice come il Manchester United che, all’epoca dei fatti, era guidato in campo da uno dei calciatori più forti al mondo come Cristiano Ronaldo. A lui, infatti, il compito di marcarlo per tutta la durata della gara. Lo fece nel migliore dei modi tanto da risultare il migliore in campo. Quel match se lo ricorda molto bene Davide Santon.
Così come si ricorda anche la sfortuna che gli si è abbattuta contro. Il classe ’91 è stato vittima di parecchi infortuni che lo hanno pesantemente condizionato. Tanto è vero che, nel 2022, dopo una attenta valutazione decise di ritirarsi dal calcio. A colpirlo, dopo la sua esperienza quadriennale alla Roma, la depressione. Il calcio non era più un piacere, ma una vera e propria sofferenza. Troppo per il nativo di Portomaggiore che non riusciva più a sopportare questo peso.

Tanti rimpianti e sofferenza, poi la decisione di lasciare il calcio
Tantissimi sono i rimpianti per Davide Santon. Da quel 24 febbraio 2009 sembrava che la sua carriera calcistica potesse essere sempre più in discesa. Mai, però, si sarebbe aspettato il contrario. Infortuni, tantissimi infortuni che lo hanno colpito e condizionato. Sarebbe potuto diventare uno dei migliori terzini in Italia. Purtroppo, però, tutto questo non è mai avvenuto. Dopo l’esperienza in giallorosso il buio più totale.
Una luce che, in fondo al tunnel, non riusciva a vedere: “Un supporto psicologico è stato decisivo per i primi 6-7 mesi dopo che avevo lasciato la Roma. Ero depresso e senza meta. Pensavo solo alla mia fine triste, diversa da quella che avrei voluto. Eppure ero stanco. Il calcio era diventato una sofferenza più che gioia. Ero pieno di “se”. Se il rimpianto ti assale ti serve di aiuto“.