Dalla vittoria dei Mondiali alla caduta nel baratro | “Vivo con 700€ al mese”: solo lacrime per l’ex Serie A

La tragica fine dell’ex campione: dal successo ai Mondiali al baratro. Ora vive con 700 euro al mese: ha perso tutti i guadagni maturati.
Dalle stelle alle stalle. Si potrebbe riassumere così la trasformazione drammatica che molti calciatori, dopo una carriera di successo, possono vivere, scivolando nel baratro. Si tratta di storie di atleti e sportivi che, dopo aver raggiunto la fama e guadagnato fortune, si trovano a lottare con difficoltà personali, finanziarie e professionali.
La fine della carriera di un calciatore non è mai semplice. Dietro il successo e la gloria, spesso si celano sfide personali e problemi che non sono visibili al pubblico. La gestione di una vita post calcio non è sempre supportata adeguatamente e molti atleti si trovano a dover vivere situazioni complicate senza avere gli strumenti per gestirle.
Le cause di questa deriva possono essere molteplici: cattive scelte finanziarie, dipendenze, infortuni, problemi psicologici o semplicemente una fine precoce della carriera a causa di cali di prestazioni o mancanza di opportunità. Questo triste declino non è raro nel mondo dello sport e del calcio.
Molti non hanno una preparazione adeguata per il dopo carriera o, peggio, finiscono in situazioni personali complicate. E’ un tema importante che ci invita anche a riflettere su come il mondo del professionismo non sempre riesca a preparare gli sportivi per la vita dopo il campo.
La triste fine di Josè Altafini
Si sprecano gli esempi in tal senso. Uno di questi è senza dubbio Josè Altafini, fuoriclasse brasiliano che ha scritto pagine importanti nella storia del calcio. Ha indossato le casacche di Milan, Juventus e Napoli e vinto anche un Mondiale con il Brasile nel 1958.
Ora ha 86 anni, ma qualche anno fa, in un’intervista al Corriere della Sera, ha raccontato quali sono le sue condizioni attuali. E’ infatti costretto a vivere con una pensione sociale di 700 euro al mese. Di seguito le sue dichiarazioni: “Ho la pensione sociale, vivo con 700 euro al mese.

L’ex campione vive con una pensione sociale da 700 euro al mese
Quella da ex calciatore non riuscii a farla. Diciamo che sono tornato alle origini, ma le scarpe le ho ancora. Devo lavorare, sì. Campi in erba sintetica. L’azienda non è mia, magari. Io aiuto, trovo clienti, faccio, promuovo. Sono testimonial. L’erba sintetica è il futuro, altro che il fango dove giocavo io.
E’ una bella cosa e mi serve anche. Devo lavorare, bisogna sempre lavorare a questo mondo, chi si ferma è perduto. La dorata pensione del campione? Io non ho la pensione da calciatore, non sono riuscito a farla. Ho versato solo 3 anni di contributi. Quando andai a chiedere il riscatto mi chiesero 70 milioni di lire arretrati e ho detto ‘ciao amici'”.