Scandalo Clostebol, ribaltone improvviso: “4 anni di squalifica” | Per l’idolo azzurro è peggio di un incubo

Torna di attualità la vicenda del Clostebol, lo steroide che Jannik Sinner ha assunto accidentalmente. Si parla di 4 anni di squalifica
Jannik Sinner tra poco più di due settimane tornerà ad allenarsi ufficialmente. La squalifica di tre mesi arrivata in seguito all’accordo trovato con la WADA sta ormai per scadere e il fuoriclasse del tennis mondiale è quasi pronto per il gran rientro.
Alla fine anche l’Agenzia Internazionale Antidoping ha riconosciuto l’assoluta buona fede nella cosiddetta vicenda del Clostebol del campione altoatesino che, ricordiamo, era stato assolto dall’ITIA alla fine della scorsa estate.
I novanta giorni di stop rappresentano una sanzione minima legata solo a un comportamento negligente assunto da Sinner nel caso della pomata contenente la sostanza dopante che il tennista ha assunto accidentalmente.
A distanza di qualche settimana il ‘caso Clostebol’, com’è ormai universalmente noto, torna a fare capolino nel mondo del tennis. Questa volta però non è toccato al numero uno del ranking Atp andare incontro a una sanzione da parte delle istituzioni antidoping.
Scandalo Clostebol, arriva la maxi squalifica: tifosi senza parole
Per nostra fortuna Jannik Sinner tornerà a giocare i primi di maggio in occasione degli Internazionali d’Italia a Roma: il tennista di San Candido riceverà un’accoglienza a dir poco calorosa in un Foro Italico che si preannuncia più bollente che mai.
In pochi sanno però che c’è un altro tennista italiano incappato nel Clostebol ma che a differenza di Sinner ha incassato una squalifica monstre, pari a 4 lunghissimi anni. Ad oggi il suo ritorno in campo è previsto nel 2027.

Una piaga chiamata Clostebol, uscirne indenne è impossibile
Lui si chiama Stefano Battaglino, ha 26 anni e la sua migliore posizione nel ranking Atp è stata la 760/a. Durante un torneo disputato in Marocco nel 2022 fu trovato positivo al Clostebol con modalità molto simili a quelle di Sinner.
In realtà non vi è stata alcuna disparità di trattamento in quanto a differenza del campione altoatesino Battaglino non è riuscito a dimostrare in ogni minimo dettaglio un’assunzione casuale e involontaria dello steroide anabolizzante in questione. Battaglino potrà tornare a giocare a tennis ad inizio 2027 ma difficilmente lo farà a livello professionistico. Nel caso dell’ex numero 760 del ranking, il TAS ha confermato il provvedimento dell’ITIA.