Ultim’ora, il calcio italiano sprofonda nella vergogna: bastonate in testa al centro del campo | Corsa in ospedale e ricovero d’urgenza

L’ultima triste vicenda che colpisce il calcio italiano. Le immagini hanno fatto il giro del mondo e ormai non ci sono più parole.
Terrore e sgomento. Un’altra pagina di calcio che non il calcio non ha nulla da spartire. La violenza non è mai giustificata e anche in questo caso è davvero difficile trovare le parole per commentare ciò che è successo.
Le emozioni di questo sport possono trascinare addetti ai lavori e calciatori ma dovrebbero farlo con quel giusto equilibrio interiore. Invece anche in questo caso l’asticella si è alzata troppo. Nella maniera più sbagliata e dunque da condannare.
Un evento terribile e reazioni che dovrebbero portare a delle conseguenze sotto tanti punti di vista. Scene da far west che non dovrebbero mai appartenere a questo sport. In fondo è solo un gioco, potrebbe dire qualcuno.
Una vicenda che mette in ginocchio ancora una volta un movimento in perenne crisi. Chissà cosa avranno annotato i media di tutto il mondo nel ritrovare immagini così brutali ma allo stesso tempo familiari. Ancora una volta il nostro sport non ha imparato la lezione.
Il calcio italiano nel baratro
Stiamo parlando naturalmente dell’ennesimo episodio di violenza che ha caratterizzato una semplice partita di calcio. Come riportato da Today.it anche in questo caso qualcuno ha perso la testa e a pagarne le conseguenze è stato un giovane arbitro.
“Un arbitro è stato aggredito con calci e pugni durante una partita di calcio valida per i playoff Under 17 tra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Pedara, disputata allo stadio Luigi Averna di Torre Archirafi, in provincia di Catania”.

Le conseguenze di un gesto
Basterebbe questa riga per descrivere il disagio e la paura affrontate da Diego Alfonzetti, arbitro 19enne della sezione di Acireale. “Un video, diffuso sui social, mostra l’arbitro che tenta di proteggersi mentre viene aggredito. Solo l’intervento di un uomo, probabilmente un genitore, ha evitato il peggio, che lo ha protetto trascinandolo lontano, a bordo campo”.
Immagini che fanno rabbrividire: “I carabinieri, intervenuti allo stadio subito dopo l’aggressione, hanno acquisito le immagini del video diffuso sui social per identificare i responsabili. Un assistente di parte lo ha addirittura colpito alla nuca con la bandierina“.