Sinner perde la corona | Ultim’ora: adesso è diventato il numero 2: a maggio parte la rimonta

Jannik è tornato ad allenarsi in vista del suo ritorno dopo la squalifica. La sua rimonta parte proprio dagli Internazionali d’Italia di maggio.
Il peggio è passato. Tre mesi lontano dal suo habitat naturale, quello che lo ha reso unico e inevitabile, il tennis. Ha patteggiato tre mesi di squalifica per il caso Clostebol che tutt’ora ha diviso l’opinione pubblica, sportivi e non.
Da qualche giorno Jannik Sinner è tornato ad allenarsi dopo aver deciso di staccare la spina, allontanandosi da tutto e tutti, tranne che famiglia, amici e qualche passeggiata in bici. Ora è a Monte-Carlo per preparare gli Internazionali d’Italia che segneranno il suo ritorno in campo.
Il numero uno al mondo ha deciso di ripartire dalla città che lo ha adottato, scambiando due palle al Country Club di Monaco, il quartier generale da dove è iniziata la preparazione, accompagnato dai due coach Simone Vagnozzi e quel Darren Cahill che al termine del 2025 lascerà Sinner. Tant’è.
Più palestra che racchetta, comunque. Sinner è fermo dal 9 febbraio, il giorno del patteggiamento con la Wada sul caso Clostebol, dopo che l’Agenzia Mondiale Antidoping aveva fatto ricorso al Tas per negligenza, non per doping. Perché nessuno ha mai accusato l’altoatesino di aver barato per salire fin su la vetta del tennis.
Il countdown sta per scadere
66 giorni di stop non lo hanno cambiato di una virgola. Ora potrà allenarsi senza più né la Spada di Damocle della squalifica, né quel ronzio fastidioso delle critiche per il suo operato e per come l’Atp ha gestito il caso Clostebol.
L’inibizione di Sinner scadrà il prossimo 4 maggio, tre giorni dopo iniziano gli Internazionali, in programma nella capitale dal 7 al 18 maggio. Dovrà difendere subito il suo primato, anche se per qualcuno, un po’ a sorpresa, Sinner non è il numero uno al mondo del tennis.

Il più forte di tutti
Hanno colpito le frasi di Adriano Panatta a La Domenica Sportiva. Uno dei Quattro Moschettieri Azzurri, eroe di Coppa Davis in Chile nel 1976, mette in forte dubbio il regno di Sinner, convinto che Jannik sia ancora il numero 2 del Ranking Mondiale, dietro Alcaraz.
“Carlos è nettamente il più forte di tutti a livello tecnico al mondo – specifica Panatta – il suo problema è che non è continuo come Jannik Sinner, che infatti è numero 1 nella classifica ATP pur essendo fermo da febbraio”. Non è il primo e non sarà l’ultimo Panatta, ma c’è chi ha talento e non lo sfrutta appieno. E chi lavora ogni secondo della sua per non avere rivali.