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Ha voltato le spalle alla Roma | Giallorossi ‘traditi’ da una bandiera: per i tifosi è una pugnalata nel cuore

Cafu, Totti e Batistuta
Cafu, Totti e Batistuta, alfieri della Roma scudettata – X – IlRomanista.it

Roma choc: ecco chi ha voltato le spalle alla Roma, quello che non ti aspetti è successo davvero. Una pugnalata al cuore.

Roma, una piazza diversa dalle altre. Quante volte abbiamo sentito questa frase. Basta accendere la radio o la tv: c’è sempre qualche trasmissione ad hoc ascoltatissima, dove i tifosi sono parte integrante di essa. Perché? Il motivo è molto semplice.

La Capitale è una città che vive e si nutre di passioni viscerali, soprattutto quando si parla di calcio. Soprattutto quando si parla della Roma, una fede calcistica che si tramanda di generazione in generazione.

Eppure, nella storia del club giallorossi, non sono mancati quei nomi che hanno deciso di rompere quel patto non scritto, scegliendo la strada più dolorosa per i tifosi: vestire la maglia degli acerrimi rivali sportivi. O, peggio ancora, voltare le spalle ai quei colori.

Basti pensare ad Angelo Peruzzi: da simbolo giallorosso a bandiera biancoceleste, all’opposto di Aleksandar Kolarov, approdato alla Roma nel 2017 dopo una prima parte di carriera proprio alla Lazio. Il caso più recente è quello di Pedro Rodríguez.

Un nemico giurato

Dopo aver vinto di tutto e di più con il Barcelona ma anche con il Chelsea, il pluridecorato spagnolo arriva alla Roma nel 2020. Ma non funziona. Così Pedro resta nella Capitale guadando il tevere e fine sulle sponde biancocelesti, dove è tutt’ora.

Il suo trasferimento, fortemente voluto da chi lo conosceva benissimo, Maurizio Sarri, ha lasciato l’amaro in bocca a molti tifosi romanisti, che ora lo reputano un nemico giurato, quasi come Bruno Giordano, romanista di nascita ma laziale di carriera. Chi tradisce Roma non è mai solo un ex: è un ricordo che brucia.

Marcos Cafu
Marcos Cafu con la maglia della Roma – lapresse – IlRomanista.it

Quoque tu

Hanno generato delle polemiche in città le recenti parole di Cafù, un ex romanista che ha lasciato grandissimi ricordi tra i romanisti. Non stavolta. Perché? Perché proprio nel momento in cui si è aperto uno spiraglio alla possibilità di Carlo Ancelotti sulla panchina giallorosso, il Pendolino brasiliano ha pensato bene di andare contro corrente.

“Ancelotti potrebbe lasciare il Real a fine stagione, si parla di Brasile o Roma nel suo possibile futuro? Sarà dura per lui scegliere”. Così Cafù, all’Adnkronos, in occasione dei Laureus Awards. “Io amo la Roma, amo il Brasile. Spero che il mister possa prendere la decisione giusta. A quel punto direi però Brasile”. Quoque tu, verrebbe da dire.