“Molto meglio senza Hamilton”: Formula 1, risveglio agghiacciante per il pluricampione | Non poteva esserci epilogo peggiore

Lewis Hamilton sta attraversando il periodo peggiore della sua carriera. A quanto pare il momento dell’addio alla Formula Uno non è lontano
Neanche il più pessimista dei tifosi avrebbe mai immaginato che Lewis Hamilton potesse rendersi protagonista di un inizio di stagione così disastroso. Il quarantenne fuoriclasse inglese, approdato alla Ferrari in questa stagione, sta inanellando un fallimento dopo l’altro.
Chi sperava, ed erano in tanti, che nel passaggio dalla Mercedes a Maranello il sette volte campione del mondo potesse ritrovare lo smalto dei bei tempi e un entusiasmo quasi giovanile è rimasto profondamente deluso.
Sir Lewis in queste prima uscite alla guida della Rossa ha collezionato solo ed esclusivamente pessimi risultati, del tutto disallineati con le legittime e convinte ambizioni di tutto l’ambiente ferrarista.
L’unico raggio di sole in un avvio di stagione a dir poco plumbeo è stata la Sprint Race che si è aggiudicato in Cina. Eppure i tifosi del Cavallino Rampante sperano ancora di rivedere prima o poi il campione che per anni ha dominato la scena in Formula Uno.
Hamilton, senza di lui è molto meglio: tifosi disperati
Visto che le disgrazie non giungono mai sole, ai pessimi risultati ottenuti da Hamilton in Ferrari si aggiunge la crescita sempre più importante della nuova Mercedes, che ha deciso di ripartire affidandosi a due giovani talenti come Russell e Kimi Antonelli.
A sottolineare tale scenario dalle colonne del quotidiano The Telegraph è l’ingegnere nord irlandese Gary Anderson – una lunga carriera alle spalle tra McLaren, Ensign, Jordan, Stewart e Jaguar – che ha analizzato entrambe le situazioni, quella di Hamilton e della Mercedes.

Hamilton, la bocciatura è drastica e definitiva
“Nonostante il cambio di team, sta riscontrando gli stessi problemi. Hamilton si è perso“. Una sorta di sentenza, una bocciatura senza appello nei confronti del sette volte campione del mondo di Formula Uno. Secondo l’ingegnere irlandese il meglio per il fuoriclasse di Stevenage è alle spalle.
“Spesso Hamilton – prosegue Anderson – diceva che stava sperimentando con l’assetto, mentre Russell si limitava a fare il massimo con quello che aveva. Credo che la Mercedes crescerà come team e come gruppo di lavoro di ingegneri ora che Hamilton non c’è più. La Mercedes ha una nuova strada di sviluppo grazie al contributo di piloti più giovani, meno esperti e di minor successo”.